“Mi vorrai sempre bene, mamma? “. Questo libro è meraviglioso. L’unico difetto dell’averlo scoperto è l’ansia che mi prende, se penso che potrei non trovarne mai più uno che mi faccia emozionare così. Astrid Desbordes (autore) e Pauline Martin (illustratore) hanno confezionato un gioiellino prezioso per condividere coi nostri piccini, ancora e ancora, momenti di quotidiana dolcezza. È consigliato a partire dai 3 anni, ma il mio pupetto lo sceglie già a 16 mesi, forse per le illustrazioni semplici di una mamma col figlio ed i colori senza sfumature, netti senza essere vivaci (rosa, giallo, grigio, azzurro, rosso, nero e bianco si ripetono con giochi speculari, a completarsi e richiamarsi cromaticamente). La narrazione è di una semplicità che più non si può, quella semplicità in cui genitori e figli possono incontrarsi.
Il piccolo Arcibaldo chiede alla sua mamma prima di addormentarsi: “Mi amerai per tutta la vita?”. La mamma avrebbe potuto rispondergli “Certo”, spegnere la luce e farne il libro più corto della storia. E invece no. Prende il tempo per elencargli uno per uno i momenti in cui lo ama, aggiungendo sempre qualcosa in più, e proiettando, in un ping-pong tra parole e immagini, il lettore altrove, lì dove batte il cuore.
Solo un esempio, perché proprio non mi va di rovinarvi la sorpresa della lettura e le numerose chicche ironiche, poetiche, filosofiche che queste paginette offrono al lettore: “Ti amo quando sei il più bello” (Arcibaldo è tutto agghindato per un matrimonio), ci mostra la pagina di sinistra… e dirimpetto “E quando sono l’unica a vederlo” (Arcibaldo a casa con la varicella).
Da oggi è il mio libro preferito nella libreria condivisa col mio bambino. Vi auguro che emozioni voi quanto me. E se avete una lettura che vi ha toccato tanto quanto questa lo ha fatto con me, vi prego!, ditemi quale, che qui bisogna contrastare l’ansia da “non proverò mai più la stessa cosa per nessun altro…“